La premier in pectore torna a scagliarsi contro le ricostruzioni della stampa.
“Continuo a leggere irreali ricostruzioni in merito a eventuali ministri di un Governo di Centrodestra. Dopo fallimentari gestioni come quella di Speranza & Co. vi assicuro che stiamo lavorando a una squadra di livello che non vi deluderà. Non credete alle bugie che circolano”. Scrive su Twitter la leader di Fdi, Giorgia Meloni. Torna a smentire i retroscena apparsi anche oggi sui quotidiani riguardo ai rapporti tra la futura premier e l’alleato Salvini.
Secondo quanto emerge dalle pagine dei principali quotidiani, a seguito dell’incontro tra Giorgia Meloni e il leader del Carroccio, le tensioni non si sono appianate. Il Viminale resta l’obiettivo di Salvini mentre Meloni starebbe cercando alternative come vicepremier con deleghe o un ministero marginale – ma nemmeno tanto – come l’Agricoltura. Addirittura è spuntata tra le voci quella di alcune minacce provenienti da via Bellerio: o Viminale o appoggio esterno al governo di Meloni.
Voci sulle tensioni tra Meloni e Salvini: nuove smentite
Ma mette a tacere questa voce la senatrice leghista Murelli a Radio Cusano. “Salvini al Ministero dell’Interno ha dimostrato di saper gestire la situazione, ha dimostrato che le cose possono cambiare e si può fare bene” ha dichiarato la senatrice ammettendo la coerenza dei dubbi sul segretario del Carroccio. “Quello che è certo è che alla sicurezza deve esserci qualcuno della Lega, abbiamo dimostrato di saperlo gestire bene. Smentisco comunque la ricostruzione che se non danno il ministro dell’Interno a Salvini ci sarà solo un appoggio esterno”.
Da parte del Carroccio però si insiste sugli Interni ma per Giorgia Meloni sarebbe un rischio troppo grande con il processo Open Arms ancora in corso e i trascorsi del Capitano al Viminale durante il governo Conte I. La nota congiunta dei due al termine dell’incontro ha comunque parlato di spirito collaborativo. I due hanno negato di aver parlato di nomi e di ministeri quanto più di urgenze e organizzazioni del governo.
“Non vedo tutte le problematiche che vengono dette solo per attaccarci. Anche in campagna elettorale ci siamo confrontati con FDI sullo scostamento di bilancio, loro sono più cauti, ma cerchiamo di capire prima di tutto i numeri” ha continuato Murelli. La senatrice leghista ha concluso che il risultato delle elezioni ha dimostrato che bisogna ripartire dai territori. “Noi siamo forti dove amministriamo. Ci sono invece altri territori dove abbiamo limitato la partecipazione e lì abbiamo perso voti”.